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  • Giampaolo: “Rifarei i cambi di Cagliari, voglio coraggio con l’Inter. Gallo…”


    L’allenatore del Lecce Marco Giampaolo ha presentato in conferenza stampa il match contro l’Inter, come riportato da TMW.

    Come ha preparato la partita? “Sono partite che si preparano da sole dal punto di vista psicologico, della concentrazione. Sai che devi concedere l’indispensabile, perché l’Inter si prende quello che vuole. Abbiamo preparato la sfida dal punto di vista tecnico. Dobbiamo cercare di giocare una partita coraggiosa. L’Inter ha qualità, freddezza e sicurezza, parliamo di un top club a livello internazionale. Il Lecce però deve fare la sua partita con grande umiltà e grande coraggio”.

    Cosa non ha funzionato con i cambi a Cagliari? “Avevo detto che non bisognava farsi travolgere dagli eventi. Il Cagliari è una delle squadre che ha fatto più rimonte in questo campionato. Ho tolto Pierotti e Krstovic mettendo dentro due nazionali, non ho messo dentro due ragazzini. Non abbiamo perso perché ho messo dentro Rebic e Ramadani. Sono due titolari, due giocatori di esperienza, in grado di poter gestire determinati aspetti. Non è loro responsabilità la sconfitta. Pierotti era anche ammonito, la stessa sostituzione l’avevamo fatta anche in un’altra partita, a Empoli, dove avevamo vinto. Era logico fare una scelta di quel tipo. Poi perdi la partita e magari l’allenatore ha sbagliato i cambi, fa parte del gioco”.

    Come ha visto Dorgu in settimana? “Questa settimana bene, la scorsa un po’ distratto. Ha vent’anni, è sulla bocca di tutti, lo reclamano le migliori squadre europee, è normale ed è umano. Lui però è molto maturo. La scorsa settimana sicuramente ha avuto un calo di attenzione, negli ultimi giorni invece l’ho visto bene, ho parlato con lui e non credo che il calciomercato lo stia turbando”.

    Chi può essere l’alternativa a Helgason? “In questo momento non c’è. Può essere Berisha, che adesso però è fuori”.

    Come sta Berisha? “Sta facendo riatletizzazione, è al confine fra l’essere guarito e la paura di ricadere. La sicurezza del ragazzo è la cosa più importante. Conto di poterlo reinserire la prossima settimana. Adesso credo che sia fermo da un mese e lui veniva già da un infortunio. Sarebbe già importante poterlo tornare ad allenare”.

    Rientra Gallo? “Oggi ha fatto il primo allenamento con la squadra, ieri è stato un po’ dentro e un po’ fuori, due giorni fa ha lavorato con il riatletizzatore”.

    Con l’assenza di Rebic, l’alternativa a Krstovic può essere Pierotti? “L’altro attaccante è Burnete. Oggi è lui la prima alternativa a Krstovic. Il problema è quando bisogna ruotare troppi giocatori, si creano troppi scompensi”.

    Coulibaly può essere considerato il centrocampista più duttile della squadra? “Lui per caratteristiche è diverso dagli altri. Può giocare mezzala o mediano. Berisha è più play, Pierret è più mediano. Determinate caratteritche le ha solo lui. Sta facendo bene, assolve i compiti difensivi e di palleggio. Fa il suo con ordine e con grande generosità”.

    Come giudica il suo percorso finora? “Credo che certi passaggi siano fisiologici. La sconfitta di Cagliari sanguina ancora, era una sconfitta evitabile. Ma fa parte già del passato, bisogna guardare avanti. Abbiamo perso a Como, ma il Como non c’entra nulla con noi, è una squadra che fa parte di un’altra dimensione. Gli alti e bassi non dipendono solo da noi ma anche dal valore della squadra avversaria”.



    Giampaolo: “Rifarei i cambi di Cagliari, voglio coraggio con l’Inter. Gallo…”

    In una recente intervista, il tecnico dell’Inter Marco Giampaolo ha parlato della prossima sfida contro il Cagliari e di come affronterà la partita. Dopo la sconfitta contro il Sassuolo, Giampaolo ha dichiarato che rifarebbe i cambi fatti contro il Cagliari e che vuole vedere più coraggio e determinazione dalla sua squadra.

    Il tecnico ha inoltre parlato del suo rapporto con il calciatore Gallo, sottolineando l’importanza di avere giocatori che mettono il cuore in campo e che sono pronti a lottare per la maglia. Con la partita contro il Cagliari che si avvicina, Giampaolo è determinato a ottenere una vittoria e a mostrare la vera forza dell’Inter.

    Non ci resta che attendere per vedere come si svilupperà la partita e se Giampaolo riuscirà a guidare la sua squadra verso la vittoria. Stay tuned for more updates! #Inter #Giampaolo #Cagliari #SerieA

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  • Cosa deve fare l’Inter per agganciare il Napoli


    Da Lecce fino al 2 marzo: lo scudetto non ammette errori. ThuLa confermata, Frattesi torna titolare dopo tre mesi

    Giornalista

    Un’altra volta. Un’altra domenica a rincorrere, la seconda consecutiva. Perché il Napoli non si ferma e allora sì, l’avversario di oggi si chiama Lecce ma se leggi bene sotto c’è un’altra parola: pressione. L’Inter ha capito ieri sera più o meno all’ora di cena, una volta di più, che da qui al 2 marzo – giorno dello scontro diretto con Antonio Conte al Maradona – non si può sbagliare mai, se l’obiettivo è lo scudetto. Non si può per una questione psicologica, aspettando il recupero con la Fiorentina, perché non è semplice leggere meno sei punti dalla vetta anche se potenzialmente il distacco può essere dimezzato/annullato. Ma il divieto di sosta è anche figlio di una questione numerica: l’obiettivo è arrivare al 2 marzo con la carta del sorpasso in mano. E allora servono 36 giorni a mille all’ora.

    percorso

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    E poi a Inzaghi tocca anche un lavoro psicologico. Il contraccolpo emotivo del successo del Napoli contro la Juventus va evitato. Ed esiste, inutile girarci intorno. Diceva il tecnico dopo la vittoria di Praga: “Giochiamo tantissimo, è difficilissimo restare sempre sul pezzo”. Solo da qui al 2 marzo, Inzaghi avrà tre partite in più da gestire rispetto a Conte: la sfida al Monaco di mercoledì, il recupero con la Fiorentina (probabile data il 6 febbraio), il quarto di finale con la Lazio (25 o 26 febbraio). Senza contare, poi, che subito dopo lo scontro diretto del Maradona sarebbero in programma gli ottavi di Champions. Minuti che pesano, oggettivamente. Minuti che segnano una differenza tra chi ha impegni extracampionato e chi no. Inzaghi e i giocatori dovranno essere bravi ad andare oltre questa difficoltà. Serve un percorso netto, non c’è altra via da immaginare. Serve saper restare in quella dimensione da top team che un campione come Jurgen Klinsmann ha raccontato nei giorni scorsi alla Gazzetta: “Le grandi squadre riescono a ragionare partita per partita, l’Inter è in quella dimensione”. Ecco, stasera a Lecce sarà una risposta importante: dopo le cinque partite europee precedenti (la sesta non può essere contata, è la gara sospesa di Firenze), l’Inter è riuscita a vincere solo due volte, pagando in qualche modo la fatica infrasettimanale.

    cambi

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    A Lecce, a casa di Conte, Inzaghi gioca proprio contro Antonio. E lo fa con l’unica vera arma che potrà tenerlo in linea di galleggiamento fino al 2 marzo: il turnover. Oggi sono previsti quattro cambi dall’inizio rispetto alla gara di Praga: Darmian per Pavard, Carlos Augusto per Dimarco, Zielinski per Asllani e Frattesi per Barella. La ThuLa non si tocca, il resto è un contino giocare con il bilancino. Non ci sono altre vie. Ecco perché sarà necessario aspettarsi una crescita di rendimento da Zielinski, ad esempio, fin qui mai pienamente soddisfacente. Ecco perché gli occhi di oggi saranno tutti puntati su Frattesi, che torna titolare dopo oltre un mese in assoluto (in Coppa Italia il 19 dicembre) e dopo quasi tre mesi dall’ultima volta in Serie A, il 30 ottobre ad Empoli. In mezzo, la voci di mercato e una situazione comunque destinata a restare in bilico fino alla chiusura della sessione.

    attacco top

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    Ma oltre le scelte di formazione, l’Inter di oggi ha necessità dei tre punti anche per avviare psicologicamente al meglio una settimana cruciare, tra qualificazione Champions e il terzo derby stagionale con il Milan. Inzaghi ha parlato a lungo alla squadra, nelle ultime ore. Ha chiesto con forza di tenere la testa sulla partita di oggi, ha sottolineato l’importanza dello snodo, ha anche spinto i suoi a non pensare ai risultati altrui. Vuole restare sul pezzo, l’allenatore. E un messaggio non banale mandato alla squadra è anche quella della conferma di Dumfries: se le indicazioni della vigilia saranno confermate, l’olandese sarà ancora titolare. L’esterno è in diffida, tra una settimana c’è il derby. Ma Lecce non vale meno, in termini di classifica. Facile a dirsi, certo. Poi bisogna riuscirci. Conviene, all’Inter, appoggiarsi a una squadra che ha numeri da primato, in Italia. Di quelli in trasferta parliamo nel pezzo a fianco. Di quelli offensivi, invece, è bene sottolineare che i nerazzurri sono sul podio dei cinque campionati top d’Europa: solo Barcellona e Bayern hanno segnato più dell’Inter. Thuram deve rispondere a Retegui, che ha allungato il passo nella classifica cannonieri. Lautaro invece vuole confermare il momento di forma di nuovo eccellente sul piano realizzativo. Il meteo dice nuvole a Lecce, oggi all’ora del match. Ma Inzaghi ha bisogno di sole e altri sorrisi.





    “Come l’Inter può raggiungere il Napoli nella classifica di Serie A: strategie vincenti per il club nerazzurro”

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