Your cart is currently empty!
Tag: PALLADINO
“Palladino sceglie Mandragora in mezzo in coppia con Adlì. Folorunsho avanzato”
La Fiorentina, per superare il momento di crisi, riparte dai suoi fedelissimi in difesa: De Gea, Dodò, Comuzzo, Ranieri e Gosens, chiamati a ritrovare la solidità dopo 10 gol subiti nelle ultime 5 gare.
A centrocampo, accanto ad Adli e Mandragora, Folorunsho sarà schierato più avanzato per garantire fisicità e copertura. In attacco, Kean resta intoccabile, con Gudmundsson favorito su Beltran per la trequarti, affiancato da Sottil, in grande forma e votato miglior giocatore dell’ultimo mese dai tifosi. Attesi circa 19.000 spettatori al Franchi, nonostante i disagi causati dai cantieri che occupano buona parte dello stadio. Lo riporta il Corriere dello Sport.
Palladino chooses Mandragora in midfield alongside Adlì. Folorunsho moves forwardIn a surprising lineup decision, manager Palladino has selected Mandragora to play in central midfield alongside Adlì in the upcoming match. This move has raised eyebrows among fans and pundits alike, as Mandragora is known for his defensive capabilities rather than his attacking prowess.
However, Palladino seems to have a plan in mind, as he has pushed Folorunsho further up the pitch to play in a more advanced role. Folorunsho, known for his creativity and goal-scoring ability, could provide the attacking spark that the team has been lacking in recent games.
It will be interesting to see how this new midfield setup plays out on the field. Will Mandragora be able to adapt to a more attacking role? Can Folorunsho make an impact in his new position? Only time will tell, but one thing is for sure – Palladino is not afraid to shake things up in search of better results. Stay tuned for the match to see how this tactical change unfolds.
Tags:
- Palladino
- Mandragora
- Adlì
- Folorunsho
- Serie A
- Calcio
- Centrocampo
- Squadra
- Tattica
- Formazione
#Palladino #sceglie #Mandragora #mezzo #coppia #con #Adlì #Folorunsho #avanzato
LA FORZA DI CONTE È NEL CENTROCAMPO A TRE, MA PALLADINO FINORA HA SEMPRE GIOCATO CON DUE MEDIANI. OCCHIO A LUKAKU MA NON È PIÙ QUELLO DELL’INTER
E’ la prima volta in questo campionato che la Fiorentina incontra la prima della classifica. Non lo era l’Atalanta alla quarta giornata e nemmeno l’Inter (poi la partita era stata sospesa per il malore di Bove) alla quattordicesima. Il Napoli è al comando insieme all’Atalanta con 41 punti e con la miglior difesa del campionato (12 gol subiti).
Quindi, punto primo: segnare al Napoli non è facile. Del resto, prima di incappare nelle ultime tre partite senza vittoria (Bologna, Udinese e Juventus), non era semplice fare gol anche alla Fiorentina (ora 15 reti subite). Il fortino degli azzurri si è via via irrobustito dopo lo 0-3 incassato alla prima trasferta a Verona. Da quel momento, lontano dal Maradona il Napoli ha vinto sei volte e pareggiato due, subendo appena tre gol e chiudendo la porta a chiave in 5 gare.
Come conseguenza si può immaginare una partita sulla…difensiva? Non diremmo. Sia il Napoli che la Fiorentina hanno una grande occasione a portata di mano: vincendo, la squadra di Conte scaricherebbe altra pressione su Atalanta e Inter che in questi giorni si giocano la Supercoppa in Arabia e dovranno recuperare le loro gare; al contrario, se a vincere fosse la squadra di Palladino, oltre a interrompere la breve serie di sconfitte e pareggi, risalirebbe in classifica. Il lavoro di Conte è stato profondo e ha portato risultati notevoli soprattutto se confrontati con la stagione scorsa, quella dei tre cambi in panchina.
Non è più quel Napoli alla deriva, ma non è nemmeno il Napoli stratosferico di Spalletti, quello dello scudetto. I punti in più rispetto a 12 mesi fa sono 13, i punti in meno rispetto a 24 mesi fa sono 6, ma soprattutto sono tanti di meno i gol segnati, allora 44, oggi 27. Al posto dello spettacolo spallettiano c’è la concretezza di Conte. Che ha voluto Lukaku al centro del suo attacco, però il gigante belga non è più il giocatore che portò il tecnico salentino a vincere lo scudetto con l’Inter. Ha ancora dei numeri, ma non la freschezza e non la continuità di rendimento di quei tempi. La difesa è solida, come si è visto, anche se l’assenza prolungata di Buongiorno un po’ la penalizza. E’ solida anche perché è ben protetta dal trio di centrocampo formato da Lobotka (la mente), Anguissa (il braccio) e McTominay (il motore). Dopo l’addio (si spera non per sempre) di Bove, l’allenatore viola ha sempre schierato due mediani, Adli-Cataldi titolari, Richardson-Mandragora riserve.
Anche al momento dei cambi non ha mai aumentato il numero di centrocampisti. E’ successo che la Fiorentina in mezzo al campo ha sempre sofferto, perdendo due volte e pareggiando le altre due, contro Bologna, Vitoria Guimaraes, Udinese e Juventus, che a centrocampo avevano tre interpreti. Sul piano tecnico, considerando l’organico intero, il Napoli è inferiore, diciamo meno dotato, di Inter e Atalanta.
La Fiorentina dovrà stare attenta ai corridoi laterali, soprattutto su quello di sinistra dove Gosens dovrà vedersela con Neres. L’assenza di Kvaratskhelia e Politano ha indotto Conte a puntare su un esterno sinistro più…conservativo come Spinazzola, ma su quella fascia si scatenerà Olivera. Sono sei anni che la Fiorentina non batte il Napoli a Campo di Marte. L’ultima volta fu dolorosa per gli azzurri di Sarri che alla vigilia ebbero la quasi certezza di aver perso lo scudetto (vittoria della Juventus sull’Inter) e a Firenze ne presero tre, con la tripletta di Giovanni Simeone, oggi vice Lukaku. Da allora, in 6 partite, 3 sconfitte e 3 pareggi per i viola.
La forza di Conte è nel centrocampo a tre, ma Palladino finora ha sempre giocato con due mediani. Occhio a Lukaku ma non è più quello dell’InterNel calcio moderno, il centrocampo è spesso considerato il cuore della squadra e la chiave per il successo. Con Antonio Conte alla guida, la Juventus ha adottato un modulo con centrocampo a tre, sfruttando al meglio le caratteristiche dei giocatori a disposizione. Tuttavia, il tecnico Palladino ha finora optato per un centrocampo a due mediani, limitando la capacità della squadra di controllare il gioco a centrocampo.
Mentre il centrocampo a tre offre maggiore equilibrio e copertura sul campo, il centrocampo a due può essere più vulnerabile alle incursioni degli avversari. È importante che Palladino valuti attentamente la situazione e possibilmente adotti il modulo a tre per sfruttare al meglio il potenziale della squadra.
Inoltre, sebbene Romelu Lukaku sia un attaccante di grande talento, non è più lo stesso giocatore che ha dominato in maglia dell'Inter. È importante non sottovalutarlo, ma anche non temerlo e concentrarsi su come neutralizzarne le minacce.
In conclusione, la forza di Conte risiede nel centrocampo a tre e Palladino dovrebbe considerare di adottare questo modulo per massimizzare le prestazioni della squadra. Inoltre, è importante non dare per scontato Lukaku e prepararsi ad affrontarlo al meglio.
Tags:
- Conte tactics
- Inter Milan midfield
- Lukaku performance
- Palladino strategy
- Serie A analysis
- Italian football news
- Central midfield formation
- Inter Milan tactics
- Lukaku form
- Conte's coaching style
#FORZA #CONTE #NEL #CENTROCAMPO #TRE #PALLADINO #FINORA #SEMPRE #GIOCATO #CON #DUE #MEDIANI #OCCHIO #LUKAKU #PIÙ #QUELLO #DELLINTER